Alessandro

Nelle due settimane trascorse in Mozambico abbiamo incontrato molte persone ed ho notato che avevano tutte un punto in comune: nessuna di queste, nonostante le differenze di età, dava la sensazione di essere arrabbiata, preoccupata o triste per la situazione di precarietà in cui viveva. Questo mi ha portato a riflettere su quanto sia diverso il loro modo di vivere il quotidiano, poiché io invece di ringraziare per quanto ho, mi concentro su quello che mi manca e me ne lamento; loro invece, paragonati a me, non hanno niente, eppure vivono più serenamente. Quindi posso dire di essere rimasto molto colpito da come sanno scegliere quali siano le reali necessità per le quali vale la pena darsi da fare. L’esperienza in Mozambico mi ha fatto da specchio, rimandandomi le mie cattive abitudini e allo stesso tempo dandomi la speranza di poterle migliorare.