Mafuiane 25 anni insieme: che festa ragazzi!

Venticinque anni di solidarietà, condivisione e crescita con i villaggi di Mafuiane, Goba, Baka Baka, meritavano una grande festa, con canti e balli, una suggestiva e partecipata celebrazione eucaristica ed un pranzo con l’intera comunità con i cibi della tradizione, sia pure con qualche… digressione “occidentale” (ad un certo punto, ad esempio, è comparsa sulla tavola una teglia di pasta al forno, magistralmente preparata da Mimmo Nigro con qualche licenza “poetica”, come i formaggi sudafricani al posto della  mozzarella!).

Ma procediamo con ordine.

In principio è stata l’escolinha di Mafuiane che venerdì 15 aprile ha anticipato i festeggiamenti con gli “inviati speciali” provenienti da Roma (Don Enrico, Don Gianpiero, Guendalina e Valerio), Verona (Mimmo), Pacentro (Antonio).

I canti, i balli, le recitazioni… soprattutto per ricordare la storia di questo impegno di crescita con Don Enrico, che lo ha iniziato 25 anni fa, e con Don Gianpiero, che lo continua tuttora. I bellissimi e piccolissimi bimbi dell’escolinha hanno cantato e recitato, mentre i loro padri e le loro madri, coloratissime nelle splendide capulane, li osservavano in un clima festoso sotto un sole caldo (fin troppo) africano.

Il pranzo è culminato con il “bolo”, il dolce della festa, che i bimbi hanno divorato con compiaciuta attenzione (probabilmente ancora chiedendosi quale fosse la ragione di tutta quell’allegria e quell’animazione attorno a loro). Clicca qui per la gallery.

Il sabato è stato completamente dedicato ai preparativi: dall’allestimento dell’altare davanti la Chiesetta direttamente nel mato, al montaggio di un enorme  tendone militare per permettere di ripararsi dai solleone africano durante la celebrazione del giorno dopo (clicca qui per la gallery). E’ stato acquistato un bue – il piatto principale  –  che nella notte è stato cucinato insieme alle molte vivande super mozambicane: dall’essenziale xima, la polenta di miglio, alla matapa, con le foglie di manioca cotte nel latte di cocco, agli immancabili riso e “frango”, il pollo cucinato in vari modi (tutte specialità che vi invitiamo ad assaggiare nei numerosi pranzi “etnici” che organizziamo a San Frumenzio ).

La domenica finalmente la grande festa, “benedetta” dalla presenza dal Cardinale Dos Santos e di Don Chimoyo, l’arcivescovo di Maputo, che hanno concelebrato sotto il tendone.

Colori e suoni: dalle danze agli splendidi canti di un coro appositamente giunto da Maputo che ha intrepretato le atmosfere classiche europee fondendole con i ritmi ed i suoni tradizionali mozambicani. La bellezza dei canti si esaltava nelle urla berbere e nella stupefacente sonorità delle lingue bantù. Nell’offertorio, cantato e ballato da cortei femminili in capulana, i doni semplici e toccanti: frutta, sedie di plastica, capulane… Clicca qui per la gallery.

Dopo l’Eucarestia, i vari interventi delle comunità locali coordinati da Isaia. Fra questi una presenza “nazionale”: Maurizio Bastinelli, consigliere nell’Ambasciata italiana a Maputo.

Poi il pranzo in tre location diverse: la Chiesetta per l’occasione divenuta refettorio, con un grande tavolone modello “ultima cena”, il tendone, l’escolinha poco distante.

Il lungo pomeriggio è continuato fra i nuovi canti del coro di Maputo (fra cui un inno appositamente composto per la Comunità di san Frumenzio!), i balli tradizionali dei bambini allestiti dal sorridente Felix, le rappresentazioni teatrali totalmente autogestite dei ragazzi dei villaggi, le esibizioni di alcuni improvvisati… cantautori e i cortei danzati e cantati delle donne del villaggio che hanno offerto doni di eccezione (fra questi, per Don Gianpiero una costernata anatra, per Don Enrico addirittura una capretta, frutta e verdura per Don Chimoyo). Tutte attività con la presenza di uno speaker d’eccezione: “Radio Maria”… Mozambico (dite la verità: avete pensato che fosse quella italiana che si riceve anche da lì!). Clicca qui per la gallery.

Che festa ragazzi!!!